Questo corso è rivolto agli operatori sociali e sanitari –
personale medico, infermieristico, assistenziale, sociale e a
tutti gli operatori di prima linea – coinvolti nei percorsi di
cura e accompagnamento delle persone nella fase finale della
vita.
Affrontare il fine vita richiede competenze cliniche, sensibilità
relazionale e una profonda consapevolezza etica. L’obiettivo di
questo corso è fornire strumenti teorici e pratici per supportare
al meglio i pazienti e le loro famiglie, valorizzando la dignità,
il sollievo dalla sofferenza e la qualità della vita, anche nei
momenti più delicati.
Questo corso nasce con
l’intento di offrire strumenti, ispirazioni e approcci per
promuovere l’inclusione in contesti educativi, sociali e
culturali, attraverso linguaggi espressivi capaci di superare
barriere e creare connessioni
autentiche. Durante
il percorso approfondiremo come
il gioco, l’arte
visiva,
la poesia e
il racconto possano diventare pratiche concrete
per coinvolgere, valorizzare e dare voce a tutte le persone, in
particolare quelle più fragili o a rischio di esclusione.
Il corso alterna contenuti teorici a spunti pratici, con esempi,
testimonianze, laboratori e idee operative da adattare al proprio
contesto. Ogni modulo sarà un’occasione per riscoprire il potere
trasformativo delle storie, delle immagini, dei versi e del gioco
condiviso.
In un contesto socio-sanitario in continua evoluzione, assumere
un ruolo di leadership non significa soltanto coordinare
un’équipe, ma promuovere una visione della cura che
metta la persona al
centro, riconoscendone valori, bisogni, desideri e
dignità.
Questo percorso formativo è pensato per sviluppare competenze di
leadership capaci di guidare il cambiamento, sostenere i team e
favorire ambienti di lavoro collaborativi e orientati al
benessere, dove la relazione di cura si fonda sull’ascolto, il
rispetto e l’empatia.
Questo corso è un’opportunità per riflettere, acquisire strumenti
concreti e ispirarsi a una leadership che
sappia creare
senso, generare fiducia e valorizzare ogni singola
persona all’interno del sistema di cura.
Il programma del corso è stato pensato per fornire agli operatori
che lavorano con persone con disturbi di memoria l'opportunità di
aggiornarsi e condividere le proprie competenze. Questo corso
mira a fornire ai professionisti le conoscenze e le competenze
necessarie per supportare efficacemente i caregiver famigliari e
le persone con demenza che utilizzano i risultati del progetto
BooM.
Questo corso nasce dall'esperienza del progetto Erasmus+
Alone e dalla sperimentazione del corso formativo sulla
solitudine esistenziale tra le persone anziane rivolto a
professionisti sanitari e sociali. L’obiettivo di questa
formazione innovativa è sensibilizzare e dare
informazioni sulla solitudine, e più specificamente sulla
solitudine esistenziale, tra gli anziani e fornire ai
professionisti strategie per affrontarla.
Orientarsi per individuare e scegliere il corretto welfare mix di
servizi in relazione ai bisogni della persona che assiste,
programmare le attività, integrare risorse, valutarne la qualità
e al tempo stesso perseguire un percorso di empowerment rispetto
al ruol . Assumere il ruolo del caregiver può non essere
immediato e semplice, e modifica ruoli ed equilibri familiari. Il
lavoro di cura si inverte, da figli ci si ritrova a prendersi
cura dei genitori.
Le unità didattiche di questo corso approfondiscono i temi
collegati alle demenze ed i disturbi comportamentali ad esse
correlati. Le altre sezioni di questo corso sono dedicate a fornire
elementi di base sulla malattia di Parkinson, Ictus e cronico
oncologica.
Come affrontare la malattia, lo stress, come dare qualità assistenziale al proprio anziano, come aiutarlo nelle funzioni di vita quotidiana, come relazionarsi con lui, come organizzare al meglio l’attività assistenziale, come rapportarsi con i servizi territoriali, come operare in un’ottica di sicurezza e come affrontare situazioni di primo soccorso?
Come affrontare la malattia, lo stress, come dare qualità
assistenziale al proprio anziano, come aiutarlo nelle funzioni di
vita quotidiana, come relazionarsi con lui, come organizzare al
meglio l’attività assistenziale propria e/o dell’assistente
familiare/badante, come rapportarsi con i servizi territoriali,
come operare in un’ottica di sicurezza e come affrontare
situazioni di primo soccorso?
I caregiver i cui assistiti sono affetti da patologie croniche,
hanno sia l’esigenza di conoscere: caratteristiche, evoluzione e
sintomatologie delle diverse patologie che di apprendere le
principali specificità dell’assistenza più efficace a domicilio
nella vita quotidiana alle persone con quel tipo di patologia ma
anche di avere consapevolezza sulla rete dei supporti più
efficaci.
Orientarsi per individuare e scegliere il corretto welfare mix di
servizi in relazione ai bisogni della persona che assiste,
programmare le attività, integrare risorse, valutarne la qualità
e al tempo stesso perseguire un percorso di empowerment rispetto
al ruol . Assumere il ruolo del caregiver può non essere
immediato e semplice, e modifica ruoli ed equilibri familiari. Il
lavoro di cura si inverte, da figli ci si ritrova a prendersi
cura dei genitori.
Il caregiver deve comprendere e poter valutare le opzioni
possibili rispetto al quadro legale delle normative esistenti in
merito alla tutela di chi si prende cura e di chi viene assistito
.ln particolare il ruolo del caregiver e l’amministratore di
sostegno, il ruolo del caregiver e il trattamento dati e alle
dichiarazioni anticipate di trattamento (testamento
biologico)
Prendersi cura delle persone anziane, fragili e non
autosufficienti nel rispetto della loro dignità, individualità e
autodeterminazione richiede lo sviluppo di competenze che vadano
oltre gli aspetti tecnici della salute e dell'assistenza.
Inoltre, è importante incoraggiare tuti coloro che si occupano di
cura a esplorare le opportunità offerte dalle TIC per migliorare
la qualità dell'assistenza e dell’accompagnamento.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'abuso agli
anziani è un atto, singolo o ripetuto, o la mancanza di atto
appropriato, che si verifichi nell’ambito di una qualsiasi
relazione ove vi sia un’aspettativa di fiducia e che causi danno
o sofferenza a una persona anziana. Partendo da questa
definizione (di cui analizzeremo anche i limiti), abbiamo
impostato 4 moduli di analisi e comprensione del fenomeno. Le
unità didattiche animate sono corredate da un blocco di
esercitazioni finali, video e documenti di
approfondimento.
Questo corso si basa su materiale che è stato sviluppato
nell'ambito del progetto europeo Erasmus+ BRIDGE, una azione che
ha avuto l'obiettivo di sviluppare serious games che agiscono sui
sintomi cognitivi e comportamentali della demenza. I
Serious games sono una ben conosciuta pratica non farmaceutica
per il trattamento della demenza con livelli di decadimento
cognitivo lieve e moderato, attraverso la stimolazione delle
abilità cognitive. Sono anche chiamati “giochi formativi”, in
quanto sono sviluppati per scopi specifici.
La conoscenza, la valutazione e l’impiego di nuove tecnologie
digitali a sostegno e monitoraggio dell’assistenza a domicilio
per un anziano fragile o non autosufficiente sono sempre più
rilevanti per consentire al familiare di giocare un ruolo attivo
anche a distanza e rendendo più efficaci, programmabili e meno
gravosi e carichi di cura
Assumere il ruolo di caregiver può comportare un carico emotivo
non semplice da gestire e da riconoscere. Aumentare la
consapevolezza sulle proprie emozioni e condividerle può
costituire un fattore protettivo e un valido aiuto contro lo
stress negativo.
La cura a lungo termine di persone non autosufficienti a
domicilio richiede una complessa organizzazione e l’interazione
di ruoli, funzioni assistenziali sociali e sanitarie. A centro il
caregiver è l’organizzatore di questa nuova impresa di cura e
deve essere in grado di scegliere risorse , valorizzare
competenze e progettare processi di qualità con il contributo dei
professionisti e guidato dalla sua capacità di ascolto
Combattere la solitudine e l'isolamento dell'anziano.
Corso formativo sulla solitudine esistenziale tra le persone
anziane rivolto a professionisti sanitari e sociali. I materiali
sono stati sviluppati nell'ambito del progetto Erasmus+
Alone.
Percorsi e strumenti per la stimolazione cognitiva.
Il corso, strutturato su materiali sviluppati nell'ambito del
progetto Erasmus+ Bridge, è articolato in diverse lezioni che
trattano una varietà di argomenti: la demenza e come interagire
con persone con demenza, i serious games ed i benefici per le
persone con demenza.
Organizzare l’attività di cura come una impresa sociale lavorando
per una organizzazione che sia in grado di rispondere alle
complesse domande di assistenza a lungo termine a domicilio
seguendo corretti criteri nei principali fattori organizzativi:
struttura e ruoli, motivazione e valorizzazione risorse umane,
efficaci processi, diagnosi dei problemi e miglioramento continuo
della qualità.
La conoscenza, la valutazione e l'impiego di nuove tecnologie
digitali a sostegno e monitoraggio dell'assistenza a domicilio
per un anziano fragile o non autosufficiente sono sempre più
rilevanti per consentire al familiare di giocare un ruolo attivo
anche a distanza e rendendo più efficaci, programmabili e meno
gravosi e carichi di cura.